La Cassa Mutua è nata in Banca Toscana alla metà degli anni 50 su iniziativa di alcuni dipendenti che in forma cooperativa hanno sentito la necessità di costituire un fondo volontario per aiutare i colleghi Soci che si trovavano in situazioni di grave bisogno per motivi sanitari e/o altre problematiche familiari. Si trattava di una vera e propria Cassa di Mutuo Soccorso sulla tradizione delle vecchie società di mutuo soccorso operaie con ambito di intervento la famiglia del socio. Nel tempo poi si sono sviluppate altre attività anche nell’ambito socio/culturale attivando convenzioni per l’acquisto dei libri, per effettuare dei check-up, per incentivare lo studio con le borse ai figli meritevoli dei soci. Si amplia inoltre il concetto di mutualità inserendo altri tipi di sostegno ai colleghi come gli assegni agli orfani dei soci deceduti in servizio. Con la Banca inoltre, attraverso una serie di accordi e convenzioni, si è sviluppato il meccanismo delle sovvenzioni agevolate ai dipendenti a tutt’oggi in vigore. Inoltre, sempre attraverso accordi con l’azienda, fu istituito un assegno integrativo alle puerpere in sospensione lavorativa, (quando non erano ancora tutelate dalla legge). Anche i bar e le mense interne venivano gestiti dalla Cassa Mutua. Nel 1978 ci fu la trasformazione da Cooperativa in Associazione. Nel 1981 è stata attivata la convenzione per la polizza sanitaria che ha dato poi origine al sistema, ora a carico della Banca. Nell’anno 1996 la Cassa Mutua, attuò una svolta politica in accordo con i rappresentanti dei lavoratori portando avanti un programma di maggior autonomia decisionale rispetto a quanto fatto fino ad allora. La vicenda ebbe un’immediata svolta positiva per lo spirito di iniziativa della nuova dirigenza e per la corretta e fattiva collaborazione della vecchia classe dirigente.

Questo fatto, rafforzò i rapporti con l’azienda, ne migliorò il contenuto e la collaborazione in un ruolo crescente di sempre maggiore visibilità della Cassa Mutua come organizzazione autonoma riuscendo nell’obiettivo di contribuire alla soluzione dei problemi dei colleghi. Proprio al fine di acquisire una veste giuridica più appropriata e legalmente autonoma, iniziò un processo di trasformazione verso un “Società Cooperativa” ai sensi della legge n. 59 del 1992 sulla cooperazione in ambito assistenziale. Contemporaneamente, anche le organizzazioni sindacali si attivarono per definire gli ambiti di intervento tra le attività ricreative / culturali e quelle di tipo assistenziale. Questo portò alla nascita del CRAL. Il CRAL acquisì tutte le attività ricreative e culturali, le attività sportive che derivavano dal vecchio gruppo sportivo, la gestione delle mense, le convenzioni di carattere commerciali ivi compresi i libri scolastici per i figli dei colleghi. Questo ha consentito alla Cassa Mutua di avere un ruolo unicamente assistenziale, quindi con una definizione ben precisa e correttamente inquadrabile nelle Cooperative di Mutua Assistenza. Il nuovo Statuto della Cassa Mutua, cooperativa, è stato a suo tempo studiato in termini tali da poter “resistere” alle trasformazioni del comparto bancario che, a quei tempi, non erano ancora iniziate, ma che gli amministratori riuscirono a prevedere. Lungimiranza che ci ha consentito di arrivare fino al Dicembre 2004, quando la Cassa Mutua fra i dipendenti della Banca Toscana S.c.r.l ha provveduto ad effettuare l’adeguamento dello statuto in base alle previsioni del D.lgs. n. 6/2003 con la sua approvazione in assemblea straordinaria, cogliendo ancora una volta l’opportunità per migliorare la propria attività istituzionale.

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